La famiglia Sackler è una famiglia americana nota per la sua vasta fortuna, derivata principalmente dalla Purdue Pharma, l'azienda farmaceutica che ha sviluppato e commercializzato l'OxyContin, un oppioide ampiamente prescritto e ritenuto una delle cause principali della crisi degli oppioidi negli Stati Uniti.
Tre fratelli Sackler - Arthur, Mortimer e Raymond - acquistarono una piccola azienda farmaceutica negli anni '50, che in seguito divenne Purdue Pharma. Arthur Sackler, psichiatra, è noto per il suo innovativo approccio al marketing farmaceutico, che in seguito sarebbe stato implementato su larga scala per promuovere l'OxyContin.
Negli anni '90, Purdue Pharma lanciò l'OxyContin, promuovendolo aggressivamente presso i medici come un antidolorifico con basso potenziale di dipendenza, nonostante le crescenti prove del contrario. Le tattiche di marketing aggressive e ingannevoli hanno portato a un aumento esponenziale delle prescrizioni di OxyContin e, di conseguenza, all'aumento della dipendenza da oppioidi e dei decessi per overdose.
La famiglia Sackler ha accumulato una vasta fortuna grazie alle vendite di OxyContin, finanziando filantropia in istituzioni culturali e accademiche di prestigio come il Metropolitan Museum of Art e l'università di Oxford. Tuttavia, la loro ricchezza è stata macchiata dalla controversia e dalle accuse di aver deliberatamente minimizzato i rischi legati all'OxyContin per massimizzare i profitti.
Negli ultimi anni, la famiglia Sackler e Purdue Pharma sono state oggetto di numerose cause legali, tra cui azioni legali da parte di stati, contee e città degli Stati Uniti, che li accusano di aver alimentato la crisi degli oppioidi attraverso pratiche di marketing ingannevoli. Molti di questi procedimenti legali hanno cercato di ritenere i membri della famiglia Sackler personalmente responsabili dei danni causati dall'OxyContin.
Purdue Pharma si è dichiarata in bancarotta nel 2019 a causa delle enormi passività legali. Un piano di liquidazione prevede che la famiglia Sackler paghi miliardi di dollari per risolvere le cause legali, ma ha anche suscitato polemiche per la potenziale immunità che potrebbe offrire ai membri della famiglia dalle future azioni legali legate all'OxyContin.
La reputazione della famiglia Sackler è stata gravemente danneggiata dalla crisi degli oppioidi. Numerose istituzioni culturali hanno rinunciato o rimosso i loro nomi da edifici e gallerie in segno di protesta. Il dibattito sulla responsabilità della famiglia Sackler nella crisi degli oppioidi e sulla loro filantropia legata alla loro fortuna continua a essere un argomento di grande interesse pubblico. Il loro caso è diventato un esempio paradigmatico delle implicazioni etiche della Big Pharma e del marketing farmaceutico aggressivo.
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